
1945
GRUPPO CORAZZATO

Leonessa
della
GUARDIA NAZIONALE REPUBBLICANA




INNO DELLA Ia COMPAGNIA CARRI GRUPPO CORAZZATO "LEONESSA" M
ROMBA MIA PICCOLA FORTEZZA,
APRI SCROSCIANDO AL FANTE,
PROSSIMA LA VITTORIA APPARE,
LA FRONTE NOSTRA CINTA E' D'ALLOR !
VA "LEONESSA" E' L'ORA DEL CIMENTO,
SIAMO LEONI, SI VINCE OPPUR SI MUOR!
SIAMO I CARRISTI DELLA "LEONESSA"
"FERREA MOLE IN FERREO CUORE"
NESSUN C' EGUAGLIA NELLE NOSTRE GESTA
DI COMBATTENTI, GESTA DI EROI.
CARRISTI ARDITI IN TESTA SEMPRE AVANTI.
IL NOSTRO MOTTO E' VINCERE O MORIRE
PER MUSSOLINI E PER LA PATRIA NOSTRA
COMBATTEREMO E VINCEREM!
IL CREDO DEL LEGIONARIO
CREDO NEL LEGIONARIO AVVENTUROSO,
SCALMANATO, POETA, STRAFOTTENTE.
POICHE' L' HO CONOSCIUTO GENEROSO
NELL'OFFERTA DI SE : SEMPLICEMENTE.
CREDO NEL LEGIONARIO PIDOCCHIOSO
POVERO, SUDATO E SORRIDENTE;
PERCHE' L' HO VISTO AL GIORNO DEL RIPOSO
HA DATO TUTTO E NON HA CHIESTO NIENTE.
CREDO NEL DUCE, CHE MI VOLLE DARE
UNA CAMICIA NERA DA VESTIRE
ED UNA META BELLA DA ARRIVARE.
CREDO IN DIO CHE MI HA DATO DI SOFFRIRE
UN PEZZO DI PANE PER CAMPARE
UN PEZZO DI CUORE PER SENTIRE.
Perche' mi hai scordato?
accorsi ubbidiente all'appello
quando la patria chiamo'
e non chiesi il perche'.
Non conoscevo la guerra:
giusta o ingiusta,
non so.
Sapevo soltanto che compito mio
era:
combattere, obbedire e forse morire.
Tutta l'Italia incitava,
acclamava
e io mi sentivo orgoglioso
di essere un soldato.
Marciai per giornate infinite
soffrendo fame, sete:per veglie.
Sull' Amba Aradam il destino
mi volle gettare in braccio
alla morte
e ivi restai,
fra sterpi e rocce infuocate
insepolto.
In vita chi fui?
Un umile fante italiano
che una camicia portava
siccome tant'altri soldati.
Che orrore ho compiuto?
Perche' non ricordi il mio nome
gente d'Italia?
Forse non osi
o forse hai vergogna
d'aver indossato anche tu
la nera camicia
che tutti portammo con ampia fierezza?
Perche' m'applaudisti
quando sulle Ambe
marciavo, pugnavo, vincevo
ed ora m'ignori?
Sono rimasto quaggiu',
senza croce,senza tomba
nessuno mi ricorda
ed ho dato vita alla Patria.
Le ochhiaie mie son vuote
versano lacrime amare, non per mia sorte:
perche' la mia gente
e' immemore e ingrata.
del


N.20 - Ordinamento - ATTRIBUZIONE DELLA QUALIFICA "M" A TALUNI REPARTI DELLA G.N.R. -- (Reparto Ordinamento e Mobilitazione - prot.n.7676/OM/1 in data 6 dicembre 1944 XXIII.
Seguito circolari 2828/OM/1 e 7555-OM-1 in data 28 Aprile e 27 Novembre c.a., ed a parziale modifica del foglio 150-CSM di prot. del 12 settembre c.a., si dispone con esecuzione immediata:
1-Tutti i Reparti, cui e' stata concessa recentemente l'autorizzazione a fregiarsi del distintivo d'onore "M", sono altresi' autorizzati a denominarsi Battaglioni o Legioni "M".
2-Resta tassativa la disposizione che gli appartenenti ai sopradetti Reparti dovranno portare sul bavero della giubba, il gladio con la corona di fronde.
L'uniforme dei Legionari del Gruppo Corazzato "M Leonessa" era uguale per tutti (ufficiali, sottufficiali e militi). La distinzione era nei segni dei gradi, era di colore blu-scuro.
Giubba corta, senza colletto, con soprapetto (davanti) e controspallone (dietro) segnati a punta, bottoniera coperta (quattro bottoni grandi). Senza fiamme nere e con la "M" rossa al posto del gladio. Maniche terminanti a polsino con due bottoni piccoli ciascuno. Un bottone piccolo per ciascun taschino al petto. Cinturino di cuoio con placca metallica ed aggancio, senza tracolla. Pugnale fissato al cinturino, a sinistra.
Pantaloni lunghi tipo sciatore fermati alla caviglia, con due tasche laterali e due posteriori con pattina, sostenuti da una cinghia.
Stivaletti neri
Camicia nera con cravatta
Copricapo basco di stoffa, uguale al colore dell'uniforme
Fregio al basco: teschio con tibie
