LA GUARDIA DELLA RIVOLUZIONE. LA MILIZIA FASCISTA NEL 1943: CRISI MILITARE – 25 LUGLIO – 8 SETTEMBRE – REPUBBLICA SOCIALE

Posted on 18 dicembre 2013 by 


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Formato: 17×24 (Pagine: 307)

Autore: Pietro Cappellari

Casa Editrice: Herald Editore (Roma 2013)

Info: cappellaripietro@gmail.com

 

LA GUARDIA DELLA RIVOLUZIONE

La Milizia fascista nel 1943

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E’ uscito per i tipi della Herald Editore di Roma il nuovo studio del Dott. Pietro Cappellari: La Guardia della Rivoluzione. La Milizia fascista nel 1943: crisi militare – 25 Luglio – 8 Settembre – Repubblica Sociale.

A 70 anni dagli eventi, Cappellari, ricercatore della Fondazione della RSI,  ha illustrato come le Camicie Nere, in quel cruciale 1943, rappresentarono quanto di meglio le Forze Armate italiane seppero schierare sui campi di battaglia, fondendo in un unico organismo politico-militare le energie del volontarismo di guerra, l’orgoglio di un Corpo di aristocràti, le idealità di un romanticismo politico di stampo nazional-patriottico.

Lo studio rappresenta un primo volume di un’opera complessiva in tre tomi che ha l’ambizione di descrivere in maniera nuova ed esaustiva gli ultimi due anni di vita di quella che fu chiamata “la Guardia Armata della Rivoluzione”. Infatti, sugli ultimi due anni di vita della Milizia, ossia l’organizzazione militare creata originariamente per difendere la Rivoluzione fascista, non esistono studi esaurienti. Questo per una serie di fattori. Il 1943-1945, infatti, è un periodo straordinariamente, quanto drammaticamente, ricco di eventi: si pensi solo che nel primo anno di questo biennio si verificarono il 25 Luglio, ossia la caduta di Mussolini; l’8 Settembre, la resa incondizionata del Regno d’Italia agli Angloamericani; la nascita della Repubblica Sociale Italiana.

Con questo primo volume si è evidenziato il ruolo della MVSN nel drammatico 1943. Fu un anno cruciale per la storia d’Italia. Lo studio di come la Milizia abbia reagito davanti agli eventi che si succedettero con rapidità impressionante ha permesso di revisionare alcune pagine di storia. Non solo superando quelle incrostazioni sedimentate dalla vulgata antifascista e anti-italiana.

Con la caduta di Mussolini la Milizia ripiegò su se stessa, non reagendo al colpo di Stato. Che la MVSN “resse” al dramma del 25 Luglio lo dimostra il suo comportamento all’annuncio della resa incondizionata (e del conseguente passaggio al nemico). La sera dell’8 Settembre, mentre tutti i reparti del Regio Esercito si squagliavano come neve al sole, i Legionari della Milizia – indossati nuovamente camicia nera, fez e fascetti in precedenza epurati per ordine di Badoglio – si posero senza indugio al fianco dell’alleato germanico, garantendo ovunque l’ordine pubblico e “facendosi Stato”. Furono proprio le caserme della MVSN a rappresentare, in quei drammatici giorni, il simbolo che l’Italia come Stato non si era eclissata dalla storia, divenendo il punto di riferimento per tutti coloro che rifiutavano la resa incondizionata. Furono le Camicie Nere a riaprire le Federazioni del Partito Nazionale Fascista chiuse dopo il 25 Luglio e a riprendere l’attività politica su tutto il territorio nazionale non ancora occupato dal nemico angloamericano. Fu dalla reazione delle Camicie Nere che poté mantenersi in vita lo Stato italiano, quello Stato che prenderà, successivamente, il nome di Repubblica Sociale Italiana.

Primo Arcovazzi

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 PIANO DELL’OPERA:

 

ABBREVIAZIONI E SIGLE

RINGRAZIAMENTI

INTRODUZIONE

La Milizia di fronte alla storia

Un anno di fuoco: il 1943            

CAPITOLO I: LA MILIZIA IN GUERRA

La “debolezza” della MVSN         

La Milizia alla vigilia della Seconda Guerra Mondiale         

Le Camicie Nere sui campi di battaglia            

I Battaglioni M       

CAPITOLO II: LA CRISI MILITARE ITALIANA

Complotti e complottisti  

La Divisione Corazzata M           

I Battaglioni Squadristi               

La Guardia ai Labari                    

CAPITOLO III: IL TRAUMA DEL 25 LUGLIO: TRA PATRIA E PARTITO

Verso il colpo di Stato       

Un crollo generale 

I fascisti resistono 

La “marcia su Roma” del “Pontida”      

CAPITOLO IV: IL DRAMMA ITALIANO

La gestione Armellini        

Il tradimento dell’8 Settembre    

La morte della Patria        

CAPITOLO V: PER L’ITALIA, PER IL FASCISMO

Italo Romegialli: l’alfiere della rinascita          

La 1a Legione M      

Lo spontaneismo fascista            

La Milizia nel Regno del Sud       

La Repubblica delle Camicie Nere          

CAPITOLO VI: LA MILIZIA NELLO STATO NAZIONALE REPUBBLICANO

La Repubblica Sociale: un “Governo di fatto” 

I rapporti con i Germanici                      

La Milizia “totalitaria”     

Il progetto Graziani: un esercito nazionale     

Il promemoria Canevari  

Gli Internati in Germania

CAPITOLO VII: LA MILIZIA IN ARMI

Il Congresso di Verona     

Il fallimento di Canevari  

Il Corpo delle Camicie Nere         

Dalla Milizia alla Guardia           

Il rifiuto del Regio Esercito         

CAPITOLO VIII: UN FENOMENO EPOCALE: IL VOLONTARISMO GIOVANILE DI GUERRA

Renato Ricci, il fascista integrale                       

La Milizia Artiglieria Controaerei

La Milizia Artiglieria Marittima            

La Guardia Giovanile Repubblicana     

La Milizia Nazionale Universitaria       

APPENDICE

Documento n. 1: Gradi e struttura della MVSN-GNR                       

Documento n. 2: I diari storici dei reparti della MVSN        

Documento n. 3: L’attività degli USI della MVSN tra il 1° Febbraio 1942 e il 1° Febbraio 1943         

Documento n. 4: Dislocazione delle Unità della Milizia Postelegrafonica  al 1° Febbraio 1943 e sviluppo della sua struttura operativa nella RSI             

Documento n. 5: I numeri della Milizia            

Documento n. 6: Le Camicie Nere nella Provincia di Lubiana

Documento n. 7: I Battaglioni CC.NN. operativi all’estero dopo l’8 Settembre

BIBLIOGRAFIA      

INDICE DEI NOMI

NOTE