Don Giuseppe Gabana

Ludovico Galli

Brevi note sul cappellano militare della Guardia di Finanzia della Repubblica Sociale Italiana “giustiziato” dai Partigiani, Edizione in proprio, Brescia, 2017

gabana
L'opera narrativa di Lodovico Galli, intesa nella sua attuale totalità di scrittura e finalizzata alla conoscenza di fatti di cronaca bresciana inerenti all'esperienza della R.S.I., preventivamente e faziosamente elusi dalla vulgata storiografica resistenziale, si arricchisce di un tassello affatto nuovo, originale e poco osservato dalla storia nazionale ufficiale: la presenza di esponenti del clero nelle vicende fratricide di quella guerra civile che tra l'8 Settembre 1943 e la primavera del 1945, hanno sacrificato il fiore di esistenze umane numerose e feconde di tanta altra possibile vita.

Dopo un articolato preambolo introduttivo campeggia infatti, nella narrazione, la nobile e generosa figura del cappellano militare della Guardia di Finanza Repubblicana don Giuseppe Gabana.

L'autore ne fornisce pochi ma significativi dati biografici, talvolta però ripetendoli presso più destinatari istituzionali del suo progetto didattico inteso a creare quanto meno un precedente di memoria presso maestranze territoriali, storiche e culturali di quell'esempio di assoluta abnegazione cristiana e di totale offerta di sé che furono i riferimenti della sua giovane esistenza.

Infaticabile benefattore di bisognosi, appassionato educatore di giovani, si è prodigato per l'assistenza dei poveri e per la costruzione di edifici di cultura, essendo animato da un totalizzante ardore di fede; e da sem-pre operando al servizio di chi, fra i soldati, ne avesse necessità e dove potesse essere utile, anche a rischio della sua stessa vita esponendosi al fuoco nemico o fratricida di chi perseguisse ideali differenti dai propri, Don Giuseppe Gabana, pur decorato da più personalità dello Stato italiano nel corso del conflitto e in epoca ormai post-bellica, non ha ricevuto tutti gli onori e i riconoscimenti che gli sarebbero stati tributati da una comunità nazionale degna dei suoi uomini migliori.

La pubblicazione del Professor Lodovico Galli, strutturata, per l'occasione, come progetto monografico, persegue invece lo scopo rievocativo e rivalutativo di una personalità infervorata di spirito religioso e di amore di Patria che ha sempre anteposto gli interessi supremi di questa alle ambizioni personali, non solo ar-ruolandosi volontario fra coloro che partecipassero alla conquista africana ma anche offendosi alla salvaguardia di quanto restasse della dignità nazionale mortificata dallo sbandamento politico e dall'umilia-zione morale: e cioè delle Forze Armate della R.S.I.

I dettagli biografici basterebbero da soli a giustificare e motivare un'operazione del genere se la solita ratio politica e la consueta pregiudiziale ideologica non ostacolassero l'impresa: vari comuni, infatti, in cui ab-bia operato Don Gabana, hanno reso omaggio alla sua memoria – qualcuno anche tardivamente, peraltro – ma qualcun altro insiste su questo tenace atteggiamento di resistenza che di fatto si prefigge un solo ormai vieto scopo: corroborare nelle generazioni contemporanee e giovanili, la convinzione manichea che fra quel-li della parte sbagliata, non ci potessero, anzi, non ci dovessero essere màrtiri ma solo carnefici.

Il Professor Lodovico Galli, però, da sempre alieno da interessi di fazione, intende rendere giustizia a un personaggio di così alto spessore umano e spirituale, ottenendo risultati già significativi ma di certo si batterà per conseguirne ancora migliori.

E c'è da credere che con la voce sommessa ma profonda e appassionata dell'educazione e dell'intelligenza, riuscirà nell'intento anche questa volta

Walter Iorio