Rassegna stampa 21 luglio 2016

Arianna Editrice

 

Arianna Editrice

Rassegna Stampa del 21/07/2016

Indice

Politica e Informazione

Ecologia e Localismo

Economia e Decrescita

Internazionale, Conflitti e Autodeterminazione

Cultura, Filosofia e Spiritualità

Scienza e Coscienza Olistica

Storia e Controstoria

Articoli

Politica e Informazione

  • di Aldo Giannuli
    Dopo la strage di Nizza e quello che sta succedendo in Turchia, ci si sente male a commentare quel che fa la folla di omuncoli che occupano il nostro palcoscenico politico: Verdini, Alfano, Renzi, Salvini, Speranza, Bersani… C’è una sproporzione inaudita fra le tragedie planetarie che si stanno consumando e che ne preannunciano di altre e più gravi e l’infinita piccolezza dei nostri ... segue
  • di Enrica Perucchietti
    Di oggi l'inchiesta degli incontri segreti dell'agenzia di surrogacy in Italia. Tra le frasi che più colpiscono leggendo l'ottimo lavoro giornalistico: "Per la madre surrogata abbiamo un team di psicologi che le ricordano ogni giorno che il bambino non è suo". IntelligoNews ha parlato con Enrica Perucchietti, giornalista e scrittrice che ha pubblicato da poco un libro sull'argomento.Inchiesta ... segue
  • di Alessio Mannino
    Una volta c’era la realtà, fraintesa, limitata, assurda, povera, angusta, pallosa, ma anche interessante, sorprendente, terrorizzante, entusiasmante, travolgente, e tuttavia in ogni caso – quando ancora non c’era la ragnatela vischiosa della Rete – reale. Ora c’é la realtà mediatica,“aumentata” (di boiate). Una volta c’erano le “vasche” in centro per fare i bulli e ... segue
  • di Luigi Tedeschi
    L'incubo Brexit è diventato realtà?L'incubo Brexit è diventato realtà? No, l'effetto Brexit è stato quello prevedibile: un ritorno dell'Europa alla sua realtà. Dopo il sabotaggio e la criminalizzazione mediatica di un voto popolare favorevole alla Brexit, l'uscita della Gran Bretagna dalla UE viene oggi presentata come una scelta sciagurata, su cui il popolo britannico deve esprimere senso ... segue
  • di Renato F. Rallo
    “Non è possibile soddisfare l’esigenza di verità di un popolo se a tal fine non si riesce a trovare uomini che amino la verità. Il radicamento è forse il bisogno più importante e più misconosciuto dell’anima umana. E’ tra i più difficili da definire. Mediante la sua partecipazione reale, attiva e naturale all’esistenza di una collettività che conservi vivi certi tesori del ... segue
  • di Augusto Grandi
    Ma farsi ammazzare da un cerebroleso ispirato da un altro cerebroleso che si è autoproclamato guida spirituale, e' molto diverso dal farsi ammazzare sul lavoro per garantire un maggior guadagno al padrone? Una domanda che Franco Cardini,  il più grande medievista italiano, si pone nel suo editoriale sul Nodo di Gordio. I lavoratori dell'Olivetti morti per mesotelioma pleurico sono stati felici ... segue
  • di Federico Camarin
    La tanto attesa data è finalmente giunta, Pokemon Go è sbarcato anche qui in Italia, da oggi infatti sarà possibile scaricarlo per ogni dispositivo mobile Android e IoS. Il prodotto firmato da Niantic e sviluppato in collaborazione con Game Freak, The Pokémon Company e Nintendo, punta a ricreare una realtà virtuale che vada a braccetto con quella che ci circonda tutti i giorni, con la sola ... segue
  • di Roberto Pecchioli
    Alla fine l’ha spuntata Urbano Cairo. L’editore alessandrino, dopo una lunga battaglia politica e finanziaria a colpi di OPA (offerta pubblica d’acquisto), contro-OPA del gruppo Bonomi, e OPS (offerta pubblica di scambio) ha in mano circa il 49% delle zioni di RCS-Corriere della Sera. Ha sconfitto il cosiddetto salotto buono dell’industria e della finanza italiana, che del controllo del ... segue

Ecologia e Localismo

  • di Marco Terranova
    Tecnicamente si chiama “obsolescenza programmata” ma dovrebbe essere chiamata “fregatura assicurata”. Il termine sta ad indicare la prassi delle grandi aziende produttrici di elettrodomestici, volta a costruire prodotti con una precisa scadenza, programmati per avere una vita breve e determinata. Il fine ultimo di questo scempio è quello di poter lasciare spazio di mercato libero a ... segue

Economia e Decrescita

  • di Roberto Pecchioli
    Il tema delle sovranità è la questione centrale dell’epoca in cui viviamo, anche se la percezione che ne hanno i nostri connazionali è confusa e alterata dalle menzogne del sistema politico, economico e mediatico. Il fondatore della scienza politica moderna, Niccolò Machiavelli, aveva chiaro che senza il controllo dell’apparato militare e della circolazione monetaria non ci fosse potere.  ... segue
  • di Benedetta Scotti
    Si sa che i mercati sono sempre alla ricerca di un quid che possa alimentare il gioco del rischio, di una narrativa che orienti e dinamizzi le loro scommesse: la Grecia, la bolla cinese, il prezzo del petrolio, il referendum sul Brexit. Passato il terremoto britannico e constatato che per l’apocalisse economico-finanziaria, ammesso e non concesso che si verifichi, ci vorrà del tempo, ... segue

Internazionale, Conflitti e Autodeterminazione

  • di Simone Torresani
    A distanza di quasi cinquant' anni sono tornate, negli Stati Uniti, le "estati calde": nella decade dei Sessanta e inizio Settanta, infatti, le tensioni etnico-razziali (sin dalla fondazione una costante della storia a stelle e strisce), nel periodo della canicola la pentola a pressione regolarmente esplodeva, provocando le rivolte degli afroamericani. Particolarmente sinistre per numero di danni ... segue
  • di Marinella Correggia
    Se i giornalisti antiestablishment volessero fare qualcosa di davvero utile, dovrebbero recarsi in gruppo – le azioni solitarie non sono servite – alle conferenze stampa dei potenti e fare domande scomode o anche lanciare scarpe, metaforiche o vere, come fece il loro collega iracheno con rischi ben maggiori. Temi che non ti accreditino la volta successiva? Ne andranno altri. Non è forse il ... segue
  • di Giulietto Chiesa
    Mentre un decisivo membro della NATO, la Turchia di Erdogan, in cui sono depositate una sessantina di armi nucleari, è in piena convulsione dopo un colpo di stato fallito, converrà rileggere con attenzione il comunicato finale del vertice della Nato di Varsavia del 9 luglio scorso. Si tratta, a ben vedere di una dichiarazione di guerra. Dichiarazione preventiva, sotto forma di un impegno ... segue
  • di F. William Engdahl
    La sera del 15 luglio, un gruppo di ufficiali militari Turchi ha annunciato di aver effettuato un colpo di stato e di aver assunto il controllo del paese. Dicevano che Erdogan era in fuga e che in poco tempo avrebbero ristabilito l’ordine pubblico. L’unico problema di quegli ufficiali militari e dei loro sponsor d’oltreoceano laggiù a Langley in Virginia e a Saylorsburg in Pennsylvania – ... segue
  • di Gianfranco La Grassa
    L'economicismo imperante - e non certo nei pochi marxisti rimasti, ma invece nelle correnti liberali - pontifica sempre sulla lotta per i mercati; precisamente per le quote di mercato. In realtà, la lotta di tutte le grandi potenze, da sempre e non soltanto nell'era capitalistica, mira alla conquista di sfere d'influenza, cioè al controllo - sia pure oggi non più in senso strettamente coloniale ... segue
  • di Alberto Negri
    Perché accettiamo autocrati e dittatori? Perché servono: siamo complici, non partner. Loro lo sanno, si fanno usare e poi sfuggono al controllo e ci ricattano secondo un copione che conosciamo benissimo.Il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, è solo l’ultimo della lista, ma forse il più insidioso. Insidioso in quanto non è solo appoggiato da una maggioranza elettorale conservatrice ma fa ... segue
  • di Bashar Al-Assad
    Giornalista: Signor Presidente, grazie di averci ricevuto e permesso alla NBC News di porle delle domande su alcune questioni importanti. Presidente Assad: Siete i benvenuti a Damasco. Domanda 1: Qualche settimana fa, lei ha detto ai parlamentari che avrebbe ripreso ogni centimetro di Siria. Il Dipartimento di Stato statunitense ha chiamato "delirante" questa affermazione. Lei è lontano dal ... segue
  • di Bashar Al-Assad
    Domanda 59: Ci sono molte prove, ma lei le rifiuta. Presidente Assad: No, no. Non ci sono prove, in realtà, solo foto su Internet che chiunque può.- Domanda 60: Prove fotografiche, scientifiche, testimonianze. Presidente Assad: Nulla. C'è stata una delegazione dell'Organizzazione Internazionale per le Armi Chimiche. Sono venuti in Siria e non hanno trovato nessuna prova. Sono arrivati ed ... segue
  • di Aldo Braccio
    La Turchia da tempo era nel mirino del “terrorismo”. C’era da attendersi questo tentativo di golpe? La Turchia non è nuova a colpi di Stato militari, ma quali sono le specifiche caratteristiche di quello appena fallito? La Turchia ha effettivamente subito e continua a subire cruenti attentati provenienti dall’estremismo salafita legato a Daesh e dal separatismo curdo; il governo turco ha ... segue
  • di Eugenio Di Rienzo
    Alcuni addetti ai lavori hanno avanzato l’ipotesi che vi sia un collegamento tra il tentato golpe e il recente cambio di registro varato da Erdoğan, con la riconciliazione con Israele e le scuse ufficiali alla Russia per l’abbattimento del Sukhoi dello scorso settembre. Non è probabilmente un caso che il Ministro dei Trasporti di Ankara abbia accusato Washington di aver appoggiato il colpo ... segue
  • di Paolo Becchi
    L’opera di depistaggio è già iniziata. Chi ha causato il golpe, e perché sia avvenuto, non interessa più a nessuno. Il pensiero dominante ha vinto ancora una volta: se lo è fatto da solo. Erdogan è un feroce dittatore (non intendo discutere la cosa), che sta ora massacrando gli insorti e si contano già migliaia di vittime e in più avremo anche, Oddio, la pena di morte. Come se negli ... segue
  • di Michele Rallo
      Gli anglo-americani, maestri della tortura Il caso Regeni ha unito l’Italia: malgrado certe note stonate in tema – incredibile! – di “nazi-fascismo”, tutti i settori dell’opinione pubblica si sono trovati accomunati dall’orrore per il barbaro assassinio del giovane ricercatore italiano in Egitto. Personalmente, credo che la tortura – oltre ad essere il retaggio della peggiore ... segue
  • di Luciano Lago
      I fischi e le urla della gente contro il ministro Manuel Valls che partecipava ai funerali delle vittime di Nizza sono indicativi del clima di esasperazione che sta montando in Francia contro un governo ritenuto imbelle ed incapace di fronte alle aggressioni terroristiche islamiche che stanno colpendo il paese.Nel frattempo in Germania arriva l’islamista con accetta che aggredisce i ... segue
  • di Franco Berardi Bifo
    Things fall apart; the centre cannot hold; Mere anarchy is loosed upon the world, The blood-dimmed tide is loosed, and everywhere The ceremony of innocence is drowned; The best lack all conviction, while the worst Are full of passionate intensity.   (Yeats: The Second Coming) *** Fine del thatcherismo Quindici anni dopo Genova, quando il globalismo neoliberista festeggiò sanguinosamente il suo ... segue
  • di Tony Cartalucci
      Il colpo di Stato che ha scosso la Turchia è stato un particolarmente spettacolare sviluppo geopolitico. Teorie abbondano su chi vi sia dietro e le motivazioni per compiere ciò che poi si è rivelato un tentativo apparentemente fallito per rimuovere il governo del presidente Recep Tayyip Erdogan. Eppure è troppo presto per dirlo, mentre i fatti sono tutt’altro che chiari. Tuttavia, è ... segue
  • di Gianandrea Gaiani
    Chi l’avrebbe detto solo due settimane or sono che Recep Tayyp Erdigan sarebbe arrivato ai ferri corti con gli Stati Uniti palesando possibili alleanze con la Russia di Vladimir Putin a cui in novembre i jet F-16 turchi avevano abbattuto un bombardiere Sukhoi? Dettaglio forse non trascurabile: pare che tra i militari arrestati con l’accusa di essere coinvolti nel fallito golpe in Turchia ci ... segue
  • di Gian Micalessin
    Altro che golpe fasullo. É una spy story disegnata intorno all'odissea di un Recep Tayyp Erdogan sfuggito prima all'assalto delle teste di cuoio mandate a catturarlo o ucciderlo e poi ai missili di due F16 incaricati d'intercettare il suo Gulfstream in volo verso Istanbul. Ma le cronache di venerdì notte spiegano anche i perché di un golpe scoordinato ed improvvisato. Un golpe innescato non ... segue
  • di Alberto Negri
    Per un momento tornano alla memoria i ricordi del colpo di stato del settembre 1980 del generale Kenan Evren. Allora gli oppositori penzolavano dai patiboli. “Se non impiccate quelli che lo meritano si propagheranno come un virus”, disse il generale, le stesse parole che ha usato Erdogan per definire i gulenisti, un virus. L'immagine di dozzine di soldati legati, a torso nudo e sdraiati, ... segue
  • di Fabio Falchi
    Una "veloce" considerazione sul fallito golpe in Turchia. Quasi tutti sembrano confondere la questione della organizzaione del golpe con la pronta reazione di Erdogan. Questa non sarebbe (stata) possibile se Erdogan non avesse saldamente in pugno il controllo della polizia, dei servizi e delle forze armate turche. Dei servizi stranieri (americani o israeliani ad esempio) POSSONO pure avere ... segue
  • di Aldo Giannuli
    Forse gli storici del futuro dedicheranno più di una pagina al colpo di stato turco del 16  luglio 2016, parlandone come di uno degli avvenimenti  che hanno segnato una cesura, dopo di che nulla è stato come prima. La Turchia non è la Russia, la Germania o gli Usa, d’accordo, ma è comunque un paese di 75 milioni di abitanti (con l’Egitto il più popoloso paese islamico del bacino ... segue
  • di Manlio Dinucci
    Erdogan in fuga che vola sull’Europa alla ricerca di un governo che gli conceda l’asilo politico, i golpisti ormai al potere perché occupano la televisione e i ponti sul Bosforo, Washington e le capitali europee, perfino la Nato, colte di sorpresa dal golpe: queste le prime «notizie» dalla Turchia. Una più falsa dell’altra. Emerge anzitutto il fatto che, pur nella sua tragicità ... segue
  • di Aleksandr Dugin
        Alla fine della settimana scorsa, in Turchia ha avuto luogo un colpo di Stato militare. Un tentativo di putsch preparato al di fuori delle frontiere turche.Si è dato il caso che il 15 luglio mi trovassi ad Ankara, dove ho commentato in diretta sull’emittente televisiva « Tzargrad » l’attentato di Nizza. Nessuno sospettava che qualche ora più tardi ci sarebbe stato il colpo di ... segue
  • di Fulvio Scaglione
    Dopo la strage di Nizza, mentre si andava chiarendo il profilo dell’assassino Mohamed Bouhlel, abbiamo avuto una lunga scia di dubbi e incertezze sul contesto e sui fini del gesto, com’era inevitabile. E’ però partita ugualmente la gara a chi tracciava il quadro a tinte più fosche: attacco all’Europa, progetti di guerra civile, appelli ai musulmani, guerra di religione, previsioni ... segue
  • di Franco Cardini
    Ha agito come se fosse in un videogioco: guidando a zig-zag il suo mezzo alla ricerca degli obiettivi da colpire. I più distratti, i più sprovveduti, i più lenti a mettersi al riparo. Ha colpito in una sera di festa, seminando terrore e morte tra le gente che sulla  Promenade des Anglais di Nizza si godeva i fuochi artificiali del “Catorze Juillet”, quando si beve champagne e si fanno le ... segue
  • di Enrico Galoppini
    Dopo la strage di Nizza, effettuata da un immigrato tunisino, le reazioni sono state fondamentalmente di due tipi. La prima è quella di chi ha puntato il dito sull’immigrazione di popolazioni di religione musulmana, in particolare dal Maghreb. Inedita paladina di questa posizione è stata la giornalista sportiva Paola Ferrari, moglie di Marco De Benedetti (non di Pier Silvio Berlusconi), la ... segue
  • di Salvo Ardizzone
      Il sistema di dominio instaurato dall’imperialismo Usa si basa essenzialmente su tre poteri: quello della finanza, che attraverso il dollaro dissangua le economie del mondo per mantenersi; quello dei media, che rappresentano la realtà secondo le esigenze di Washington (celebre il detto: “ Se non è apparso sulla Cnn non è accaduto”); quello della forza, che attraverso un’asserita ... segue
  • di Claudio Moffa
    Sono dunque gli Stati Uniti e la NATO, giustamente schiaffeggiata da Erdogan, i nemici della Turchia democratica salvatasi dai golpisti? O è invece il solito oltranzismo occidentale, che alberga dentro gli Stati Uniti, l’Unione europea e l’Alleanza atlantica? Una 'sottigliezza' che conta ...Il colpo di stato è rientrato, i dubbi restano, tra cui il volo di Erdogan verso la Germania e il ... segue
  • di Salvo Ardizzone
      Il fallito colpo di Stato in Turchia, è stato il tentativo di una parte minoritaria dell’Esercito di riprendere la perduta influenza sulla società turca prima d’essere definitivamente spazzata via. Un tentativo, beninteso, visto con estrema benevolenza in tutte le capitali della Nato, che hanno atteso in silenzio fino a quando il golpe è fallito, salvo dare una solidarietà di facciata a ... segue
  • di Cinzia Palmacci
      Ficcando il naso negli affari interni degli altri Paesi e ritraendo se stessi come la “culla della libertà” e della “democrazia”, gli Stati Uniti sono accusati di usare un doppio standard nella difesa dei diritti umani. Per molto tempo, gli Stati Uniti sono stati molto condiscendenti, nella convinzione di detenere il record del miglior sistema di difesa dei diritti umani, e, di ... segue
  • di Giovanni Feola
    A poca distanza temporale dal fallito golpe militare in Turchia si comincia a delineare, pur tra mille interrogativi, un quadro più chiaro della situazione: l’analisi delle reazioni di Erdogan rimane lo strumento più efficace. Ad oggi, risultano oltre 300 i morti, oltre 1.400 feriti, 3.000 i militari arrestati per aver preso parte al golpe, 2.745 i magistrati rimossi dal governo nelle ore ... segue
  • di Israel Shamir
    Le forze armate turche sono sempre state anti-russe e pro-NATO e gli Stati Uniti non sono stati abbastanza rapidi nella denuncia del tentato putsch   Il sole sorgeva sul Bosforo quando i ribelli hanno deposto le armi. È così che si è concluso il drammatico golpe, che era iniziato con il tentativo di assassinare Erdogan e la presa di ostaggi. I ponti sul Bosforo erano stati bloccati e colpiti ... segue
  • di Antonio Serena
      Calmo e sorridente, Recep Tayyip Erdogan atterra all’ aeroporto Ataturk di Istanbul: non sembra l’uomo che un’ora prima sorvolava i cieli d’Europa mendicando asilo politico dopo che i golpisti avevano bloccato i ponti sul Bosforo e occupato la tv obbligandolo a rivolgersi al popolo turco tramite gli odiati social network che ha sempre tentato di oscurare. Quattro ore dopo che lo Stato ... segue
  • di Giulietto Chiesa
    Erdogan ha parato il colpo, ma “non è ancora sera”. Almeno nel senso preciso che questa crisi è molto più ampia di quanto faccia pensare il fulmineo disastro dei golpisti. I generali hanno fallito clamorosamente, sottovalutando, prima di tutto, la reazione popolare a loro avversa. Ma quello che è accaduto è, con ogni evidenza, l’inizio di una reazione a catena. Solo all’ultimo anello ... segue
  • di Maurizio Blondet
    Da Baton Rouge ad Ankara, non è detto che gli eventi –  del  resto in tumultuoso sviluppo – siano quello che sembrano. Una cosa però è reale e vera:   Erdogan ha umiliato ed offeso l’unica Superpotenza rimasta, e  detta Superpotenza non è in grado di reagire,    di punire, e nemmeno di minacciare. Un governante con sufficienti forze armate proprie,  ha potuto chiudere  ... segue
  • di Pepe Escobar
    Quando il Presidente/Aspirante Sultano turco Recepp Taypp Erdogan è atterrato all'aeroporto Ataturk di Istanbul nelle prime ore di domenica mattina, ha dichiarato che il tentativo di colpo di stato contro il suo governo era stato un fallimento e "un dono di Dio". *** Sembra che Dio usi Face Time. E' stato attraverso quelle iconiche immagini da iPhone, riprese in una località sconosciuta, ... segue
  • di Luisanna Deiana
      I recenti avvenimenti di Nizza e il fallito golpe in Turchia aprono sugli scenari internazionali una crisi di grande portata. Se appartiene ormai alla consapevolezza dell'uomo comune che le città europee siano costantemente sotto il rischio attentati, è altrettanto evidente che l'Occidente non è il bersaglio di questa guerra. Il teatro degli scontri è e resta il Medio Oriente dove siamo ... segue
  • di Stefano Vernole
    Grazie al suo intervento militare in Siria a fianco del Governo di Bashar Al Assad e grazie al suo centro di comando a Baghdad che coordina gli sforzi congiunti di Iraq, Iran, Libano ed Egitto, Mosca ottiene il primo successo in una partita geopolitica che si preannuncia lunga e complessa. La Russia assurge nuovamente a potenza mondiale capace di determinare non solo la vittoria sul terreno delle ... segue

Cultura, Filosofia e Spiritualità

  • di Dario Zumkeller
      Alexander Dugin (2009) sostiene che i processi monotoni sono le idee che producono l’accumulazione materiale, la crescita costante, e le eccedenze nella società. Queste idee sono le fondamenta della modernizzazione e del progresso tecnologico. Come diceva l’antropologo inglese Gregory Bateson (1984), i processi monotoni non esistono in natura e in biologia, e se ci fossero formerebbero ... segue
  • di Alain de Benoist
    Talvolta ci si domanda che cosa l’Europa abbia offerto al mondo e quale sia, in particolare, il tratto caratteristico che la contraddistingue. La miglior risposta al suddetto interrogativo è forse questa: la nozione di oggettività. Ogni altra cosa, infatti, segue da questo concetto. L’idea dell’individuo e della sua libertà;  l’idea di un bene comune distinto dagli interessi ... segue
  • di Francesco Lamendola
    L’uomo è nato libero, ma dappertutto è in catene: con questa bestialità filosofica, con questa assurdità logica – se l’uomo nasce libero, com’è possibile che sia, ovunque, in catene? – si apre Il contratto sociale di Jean-Jacques Rousseau e si istituzionalizza, per così dire, la caratteristica fondamentale della filosofia del XVIII secolo, che poi è stata trasmessa ai secoli ... segue
  • di Nicola Costa Lucco
    C’era una volta l’Arcadia, una terra verde e rigogliosa racchiusa fra le montagne selvagge della Grecia. Vi regnava il dio Pan, per metà uomo e per metà caprone, sempre accompagnato dal suo corteo di satiri e driadi. In questo immenso giardino non esistevano preoccupazioni: i frutti della terra crescevano spontanei e abbondanti, le greggi e gli armenti pascolavano in tranquillità donando il ... segue
  • di Francesco Lamendola
      Uno, almeno, c’era. Mentre un popolo intero si apprestava a sventolare fazzoletti e  ad applaudire i “liberatori”, i quali, dopo aver bombardato dal cielo, senza misericordia, le nostre indifese città, e aver risalito la Penisola, stuprando le donne e distruggendo vetusti monumenti (come l’Abbazia di Montecassino), si godevano lo spettacolo della folla cenciosa che li acclamava, e ... segue
  • di Alessandro Monchietto
            1) Marx, pur avendo preso congedo dalla filosofia di Hegel, in favore di una scienza filosofica, tuttavia nell’elaborare tale "scienza pura" del processo storico materialista, riproduce le categorie filosofiche della dialettica hegeliana applicandole alla totalità sociale. Comunque Marx non accetta da Hegel la concezione della filosofia che considera il presente come "compimento ... segue
  • di Costanzo Preve*
          I preti non sono più il clero della globalizzazione. Una proposta terminologica esplicita   Il clero oggi non è più composto dai preti. Questa affermazione, apparentemente paradossale, non appare più tale se appena la si sottopone ad un ragionamento di tipo storico e filosofico. Nelle società precapitalistiche, ed in particolare in quelle di tipo feudale e signorili, in cui il ... segue
  • di Pupi Avati
    “Siamo assuefatti alla solitudine, la famiglia è l’unico rimedio”. Se la famiglia naturale fosse un’organizzazione Onu, Pupi Avati ne sarebbe l’ambasciatore. Ma dato che non lo è, dalla sua casa di Bologna assomiglia più ad un nonno sornione che ne ha viste tante e tante ne può mandare a quel paese. Come la pretesa di incasellare il mondo del cinema come irrimediabilmente senza ... segue
  • di Claudio Rise
    Il primo messaggio della strage di Nizza è: «Smettetela di festeggiare: non c’è molto da divertirvi». Speriamo che la risposta consigliata da Autorità e opinionisti illustri non sia anche questa volta (come dopo la strage del Bataclan): «Continuiamo a divertirci. Perché siamo i più forti», con sfoggio di sicurezze, sorrisi, servizi e interviste sugli apericena e i loro brillanti ... segue

Scienza e Coscienza Olistica

  • di Fabrizio Fratus
    Sino a oggi abbiamo presentato il pensiero antievoluzionismo con documentazione scientifica che smonta tutte le ipotesi degli evoluzionisti. Nel blog del comitato antievoluzionista e’ possibile reperire diversi articoli specifici che spaziano dalla spiegazione di come funziona la selezione naturale alla confutazione della creazione di informazioni tramite mutazioni genetiche. ... segue

Storia e Controstoria

  • di Giovanni Damiano
    Due punti dai quali partire: la ciclicità della catastrofe attenua drasticamente la radicalità della stessa sino ad annullarla. Catastrofi cicliche, come quelle che avvengono nello ‘schema’ degli Yuga, o come la ekpyrosis stoica, cioè la conflagrazione cosmica destinata, alla fine del ‘grande anno’, a rigenerare l’universo, in realtà portano sì a un cambiamento, ma già previsto, ... segue
  • di Carlomanno Adinolfi
    La teoria dell’origine africana dell’Homo Sapiens – conosciuta come Out of Africa II negli ambienti accademici – ovvero la teoria secondo cui tutta l’umanità discenderebbe da un unico antenato comune vissuto in Africa circa 200.000 anni fa, è da qualche anno divenuta la nuova verità dogmatica per quanto riguarda le origini dell’uomo. La valenza politica di una teoria che vede ... segue
  • di Enrica Perucchietti
           1) Dopo la caduta del muro di Berlino e la fine del bipolarismo USA - URSS, l'espansionismo americano ha assunto una dimensione globale. La creazione di un "nuovo ordine mondiale" comporta quindi la destabilizzazione degli stati e di tutte le aree strategiche non omologate al dominio capitalista occidentale. La globalizzazione dunque, non è davvero un fenomeno scaturito dal progresso ... segue
  • di Leonardo Palma
    Se la Francia è considerato il paese più rivoluzionario al mondo, la Turchia, insieme ad altri prodotti di artifici post-coloniali come il Pakistan o il Myanmar, è quello più soggetto a cicliche crisi di equilibrio sociopolitico che culminano con la presa del potere da parte dei militari. Il 15 luglio questo sovvertimento non si è verificato, ma il solo tentativo da parte di una frangia ... segue
  • di Fabrizio Fratus
    Continuano a raccontarci il Medioevo come periodo buio e triste, durante il quale le persone vivevano nell’ignoranza e lontano da una vita culturale attiva. Il punto è che a ben informarsi si scopre che è una bufala, frutto del fatto che – con l’era moderna e la visione positivista – si è voluta creare una vera e propria barriera divisoria tra passato e modernità e, per farlo, si è ... segue
  • di Francesco Lamendola
       Nel 1963 usciva il capolavoro storiografico di un geniale studioso italiano, giornalista e scrittore, Francio Bandini: Tecnica della sconfitta, dedicato ai primi quaranta giorni dell’intervento in guerra dell’Italia nel 1940, fino alla battaglia di Punta Stilo. La tesi di Bandini, politicamente scorrettissima, è che fu la Gran Bretagna a volere ad ogni costo che l’Italia scendesse in ... segue
  • di Stenio Solinas
    È probabile che i militari turchi autori del fallito golpe dell’altro ieri non abbiano mai letto Tecnica del colpo di Stato di Curzio Malaparte. È possibile che il presidente Recep Tayyp Erdogan abbia invece sfogliato il Principe di Niccolò Machiavelli. Si spiegherebbe così nel primo caso l’attacco a uno Stato concepito come fosse una fortezza, sostituendo in pratica le truppe alla polizia ... segue
  • di Alessandro Giuli
    Cartagine è morta nelle fiamme salmastre del suo stesso rito negromantico, avvolta nelle spire della maledizione lanciata da Didone contro il pio Enea: divorata dall’odio delle Furie ultrici scatenate dal suicidio della regina svirilizzante, le esecutrici di un testamento genocida, preda della magia nera: “Sorga dalle mie ossa un vendicatore che insegua col ferro e col fuoco i coloni di ... segue


Ricevi questa e-mail perchè ti sei registrato al nostro servizio newsletter

Se non vuoi più ricevere altri aggiornamenti puoi cancellare il tuo nominativo dalla lista degli utenti ai quali è stato attivato il servizio inserendo la tua e-mail
nel modulo di cancellazione che trovi qui

Se, al contrario, la nostra iniziativa e le nostre proposte ti interessano e pensi possano interessare anche a qualche tuo amico,
puoi aiutarci inviando questa e-mail a persone di tua conoscenza.


ARIANNA EDITRICE 
Viale Carducci 24 
40125 Bologna 
tel/fax/segr 0518554602 
cell. 335.5846937 
redazione@ariannaeditrice.it 
www.ariannaeditrice.it