Settembre 1943 - Settembre 1983
Nel primo centenario della nascita di Benito Mussolini e quaranta anni dopo la costituzione del Gruppo corazzato "M" Leonessa i superstiti del Gruppo il 4 settembre 1983 si sono radunati nel Museo Sacrario dei Giovani Fascisti di Bir El Gobi alla Piccola Caprera (Ponti sul Mincio in provincia di Mantova).
Ore 10 - Alza Bandiera Posa di una corona di alloro alla Lapide dedicata ai caduti della Leonessa in Africa Orientale - Albania - Russia - R.S.I. e di una corona di alloro ai Giovani fascisti Caduti a Bir El Gobi, nell' Africa Settentrionale e in Tunisia. Saluto ai partecipanti da parte del Camerata Tommaso Stabile.
Ore 11 - Santa messa Celebrata dal sacerdote del Frassino e servita dal Giovane Fascista grande invalido Mereu . I Giovani Fascisti di Bir El Gobi sono rappresentati dal presidente Dell' Associazione nazionale Volontari Bir El Gobi, Mario Giachi, con il Labaro dell'Associazione.
Sono presenti: i rappresentanti dell' Associazione Nazionale Arma Milizia di Brescia con il Labaro, nonché i rappresentanti della Federazione Arditi di Brescia con il Labaro, del XV Battaglione M "Leonessa" di Brescia con il Gagliardetto, alcuni Alpini della Divisione Monterosa, molte ausiliarie, reduci della R.S.I. e alcuni reduci della Afrika Korp.
RADUNO A PESCHIERA DEL GARDA ALLA "PICCOLA CAPRERA" DEI REDUCI DEL GRUPPO CORAZZATO "M" LEONESSA. (1998)
Il giorno 6 Settembre 1998, a Peschiera del Garda, si e' svolto l'annuale Raduno dei Legionari del Gruppo Corazzato M Leonessa che hanno combattuto sotto la bandiera della Repubblica Sociale Italiana.

Al raduno ho partecipato anch'io avendo fatto parte con il grado di Sergente capo-carro per vivere una giornata con i commilitoni di una volta come Legionari della Leonessa; nell'occasione ho potuto ritrovare i miei compagni d'arme di un tempo, Ufficiali, sott'ufficiali, graduati e semplici Legionari con i quali ho condiviso giorni memorabili, con gioie e dolori. Durante i 600 giorni della R.S.I..
Al raduno erano presenti molti Legionari con le loro famiglie al seguito.
Ci siamo ritrovati, come ogni anno, a Ponti sul Mincio presso il Sacrario eretto dal Maggiore Fulvio Balisti, decorato di Medaglia al V.M., Comandante del 1° Battaglione Giovani Fascisti, ferito e mutilato ad una gamba in Africa Settentrionale nei combattimenti contro l'Esercito inglese a Biri el Gobi.Rimpatriato visse l'agonia della Patria fino all'ultimo giorno fedele ai suoi principi, poi si ritirò nella sua casa che chiamò "La Piccola Caprera".
All' esterno, oltre la tomba del Comandante è stata creata l' Erta del Ricordo che raccoglie i cippi dei Reparti Dimenticati, primo fra tutti quello delle nostre fedeli Truppe Coloniali e quelle dei Reparti della R.S.I. . Tra questi, anche il cippo del Gruppo Corazzato "M" Leonessa.
Il sacrificio della vita per l' Italia non conosce distinzioni.
Con grande raccoglimento abbiamo visitato il Museo del Sacraio che raccoglie e conserva i Cimeli del Reggimento della campagna dell' Africa Settentrionale del 1940/"43, oltre al medagliere decorato da 2 Medaglie d' Oro, 28 Medaglie d' Argento, 48 Medaglie di Bronzo e 105 Croci di guerra al V.M. .
Il luogo è suggestivo e pieno di fascino. Ogni prima domenica del mese il rito si ripete con il rito dell' alza bandiera che precede la celebrazione della S.Messa con gli squilli di tromba del "silenzio fuori ordinanza" a cura di un Reparto della R.S.I., in ricordo dei propri Caduti.
Il mese di Settembre di ogni anno è riservato alle celebrazioni del Gruppo Corazzato M Leonessa della G.N.R.
La S. Messa è stata offerta dal Rev. Padre Alfonso Rossi dell' Ordine dei Colombiani di Verona, Missionario in California tra i messicani, a Milano per un periodo di riposo ospite del cognato Ten. Elvezio Borgatti.
All' omelia, con accorata patriottica veemenza, il Padre ha esaltato i valori e le gesta dei Legionari della Leonessa decorati della M Rossa che hanno sempre saputo difendere il prestigio dell' Italia tradita i cui testimoni sono i suoi Caduti in combattimento. Uomini di "FERREA MOLE IN FERREO CUORE" come detta il motto dei Carristi d' Italia.
Alla Elevazione Eucaristica nel mentre il Celebrante invocava con la preghiera la benedizione divina su tutti i Caduti del Gruppo, echeggiavano nell' aria satura di patriottica commozione e in suggestivo raccoglimento, i tre squilli del "silenzio", per riportare alle nostre menti alla memoria dei 53 Legionari della Leonessa Caduti sul Campo di Battaglia che con il Loro sangue versato hanno bagnato l' italico suolo delle terre testimone di cruenti combattimenti: ASTI - GASSINO TORINESE - GROPPARELLO - IVREA - LANZO TORINESE - LECCO - MILANO - MONTALEGHE - MONTECHINO - PIACENZA - PINEROLO - RIVERGARO - S.EUFEMIA - TORINO - VARALLO - SESIA - VELLEIA E VERBANO, immolatisi con onore a difesa della Patria.
Sono passati tanti anni da quando, ventenni, offrimmo volontari la nostra giovinezza per andare in soccorso della Patria in pericolo ben consci della riuscita del conflitto per l' imparità delle forze in campo, ma sicuri di dovere fare sino in fondo il nostro dovere di Italiani.
Ogni volta che ci troviamo alla "Piccola Caprera", è come se non ci fossimo mai lasciati tanto sono vivi e lucenti e familiari in noi i ricordi dei nostri volti ci ritornano alla memoria i suoni dialettali delle nostre voci e anche quelle di Coloro che nono ci sono più, siano Essi Caduti in combattimento o durante questi lunghi anni che ci separano dalla fine del conflitto.
Sono stati rievocati con grande emozione e con grande emozione e con orgoglio fatti e operazioni di guerra che ci hanno visto protagonisti con i nostri mezzi corazzati o con i Reparti che facevano parte del Gruppo Corazzato M Leonessa come gli Arditi delle Fiamme Bianche che con grande coraggio abbiamo sempre osato per tenere alto l' Onore della Patria per la quale si combatteva.
Sono stati molti i Legionari che, fatti prigionieri con i propri Reparti dall' Esercito Alleato, sono stati internati nel Campo di Concentramento Americano PWE 337 di Coltano (Pisa), tenuti in uno stato di restrizione, umiliazioni e di sacrifici corporali, costretti a subire angherie e soprusi di ogni genere da parte dei militari di colore addetti alla custodia del campo e soprattutto da quelli italo - americani che provavano un odio feroce nei confronti dei prigionieri italiani. Malgrado tutto da parte dei militari italiani prigionieri è sempre stato tenuto alto il prestigio e il decoro del Corpo di appartenenza.
Ed è per questo che noi, oggi settantenni e oltre, involontari sopravvissuti, con il peso degli anni e degli acciacchi, che siamo stati destinati a convivere, minati nel fisico, ma non nella Fede che ancora oggi ci anima, ci sentiamo ancora giovani nello spirito malgrado le avversità di una vita trascorsa nelle ristrettezze e nelle umiliazioni, che ognuno di noi ha dovuto affrontare per non soccombere.
Con questo popolo senza memoria storica,noi Legionari M della Leonessa ci sentiamo ancora oggi vestiti della nostra gloriosa divisa con il rigoroso rispetto verso i nostri Ufficiali con profondo senso di cameratesca fratellanza che ci ha sempre distinti nei momenti più importanti della nostra esistenza.
Sembra a noi che non sia passato così tanto tempo perché conserviamo ancora vivo l' orgoglio che è in noi di un passato vissuto intensamente per la Patria e che oggi, come lo era ieri, siamo decisamente fermi a conservare intatta la nostra Idea mirata all' identità nazionale che ci siamo coniati addosso come Combattenti della Repubblica Sociale Italiana.
Ci siamo emozionati ed esaltati nel trovare al nostro fianco durante la Commemorazione dei Caduti molti giovani appartenenti alle leve della nuova generazione che li abbiamo trovati ben intenzionati a proseguire l' opera dei loro Padri per la futura difesa dei destini della Patria.
Al termine della cerimonia religiosa, il Rev. Padre Rossi ha rivolto parole di elogio per i Legionari del Gruppo Corazzato M Leonessa, esaltando le gesta compiute sui vari fronti, ricordando, con evidente commozione di tutti i presenti, i Caduti in Combattimento additandone il sacrificio compiuto come impegno per vivere la vita cristianamente.
Avviandoci alla conclusione della bella cerimonia, il Ten. Ferrari ha proceduto alla consegna degli attestati di appartenenza a quei Legionari della Leonessa che ne erano sprovvisti; ha parlato dei tempi passati assieme e delle azioni, anche le pipù rischiose, che i Reparti del Gruppo Corazzato non sono state mai messe in discussione e ha rinnovato l' impegno per ritrovarci tutti anche il prossimo anno alla "Piccola Caprera" per rendere ancora una volta il doveroso omaggio in ricorso dei nostri Caduti che con il loro sacrificio hanno tenuto alto il valore della Leonessa, scrivendo i loro Nomi a lettere d'Oro nel Grande Libro del Valore, trracciando ai vivi la via dell' Onore da seguire. Non manca certo la volontà di serrare i ranghi per restare uniti e fedeli in tempi di pace, come lo siamo stati in guerra prima, alla gloriosa tradizione del Gruppo Corazzato M Leonessa durante la R.S.I..
Con i canti patriottici e la Preghiera eseguiti dai presenti, ha avuto termine la manifestazione alla "Piccola Caprera" per ritrovarsi tutti attorno alla tavola per la Mensa Conviviale appositamente predisposta in un ristorante della zona dagli addetti all' organizzazione con i quali ci siamo congratulati per l' ottima riuscita del raduno.
E' stata questa un' altra occasione per ritrovarsi e trascorrere ancora qualche ora tra Camerati per rievocare i tempi vissuti assieme. Dopo i consueti saluti d' occasione, con abbracci e affettuose strette di mano ci siamo lasciati per riprendere la via di casa con la formale promessa di ritrovarci al Raduno del Gruppo Corazzato M Leonessa il prossimo anno.
Così ha avuto termine una due giorni veramente entusiasmante trascorsa con i Commilitoni Camerati di sempre del GRUPPO CORAZZATO "M" LEONESSA
Legionario FRANCESCO GAVARINI
Sergente capo carro del Gruppo Corazzato M Leonessa.
Reduce del Campo di Concentramento PWE 337 di Coltano.
Matr. 81G757078H
RADUNO ALLA "PICCOLA CAPRERA" DI PESCHIERA DEL GARDA DEI REDUCI DEL GRUPPO CORAZZATO "M" LEONESSA (1999)
Il giorno 5 settembre 1999 a Riviera del Garda, alla "Piccola Caprera" si é svolto l'annuale Raduno dei Legionari del GRUPPO CORAZZATO "M" LEONESSA per ritrovarsi e onorare la Memoria dei suoi Caduti. Alla manifestazione erano presenti molti Legionari, diversi accompagnati dalle loro famiglie che hanno fatto da corona con un numeroso stuolo di pubblico adulto e tanti, tanti giovani accorsi a rendere omaggio a questi Combattenti.
Presente alla cerimonia, ha partecipato in qualità di madrina, la Signora Monica Mussolini, Vedova del Comandante Vittorio, avendo voluto donare al Gruppo Corazzato "M" Leonessa una vecchia e gloriosa bandiera da combattimento della R.S.I., gelosamente conservata in questi anni.
Erano presenti con i Labari le Sezioni Combattistiche dei LAGUNARI di MARGHERA, dei LAGUNARI dell' ALTA PADANA, degli ARDITI di VICENZA e dei VOLONTARI di REGGIO EMILIA che si sono uniti ai camerati Legionari della G.N.R..
Dopo che il Tricolore è salito sul pennone nel piazzale del Sacraio, al suono dei tre squilli di tromba, ha fatto l' ingresso sul sacrato, sotto scorta dei Volontari GG.FF. con il Presidente Sig. Bianchi, il Labaro decorato di Medaglia d'Oro al V.M. del Battaglione GG.FF. di Biri ed Gobi.
Il reverendo che ha celebrato la S. Messa prima della Consacrazione ha rivolto a tutti i presenti parole di incitamento a fare sempre di più e meglio per il benessere comune, ma soprattutto per la nostra amata Italia, come sono riusciti a fare i Legionari del Gruppo Corazzato M Leonessa quando sono accorsi volontariamente in difesa della Patria tradita e umiliata. A questi Legionari e a tutti gli altri Soldati di Terra, di Mare e dell'Aria che hanno seguito la via dell'Onore, vada il perenne riconoscimento del Popolo Italiano.
All'Elevazione dell'Ostia Consacrata è stata cantata la "Preghiera del Legionario" mentre in molti, per ringraziamento, si sono accostati alla Mensa Eucaristica, viatico e conforto di vita negli anni tribolati che ci hanno separato dal "45 ad oggi.
Al termine della cerimonia religiosa la Madrina Signora Mussolini ha consegnato uno scudo ricordo ai Legionari che hanno combattuto con il Gruppo Corazzato "M" Leonessa e distribuito molti autografi gentilmente concessi ai presenti, per ritrovarsi poi, come è consuetudine, in un noto ristorante della zona per consumare il pranzo conviviale e a ricordare i tanti episodi vissuti nel passato.
E' stata trascorsa un ' altra due giorni memorabile in pieno clima cameratesco. Unica nota stonata è stata nel constatare che ogni anno la pattuglia dei Legionari si assottiglia sempre di più; gli anni e gli acciacchi lasciano troppo spazio al calo fisiologico delle presenze fisiche. Molti dei sopravvissuti hanno dovuto fare sapere il loro rincrescimento per non potere essere al Raduno.
Con grande entusiasmo sono seguiti i saluti uniti all' impegno di ritrovarci, se il Signore lo permetterà, ancora il prossimo anno.

LA R.S.I AL CAMPO PWE 337 DI COLTANO
Il 26 settembre 1999 si e' tenuto a Coltano (Pisa) l'annunciato Raduno dei Reduci del Campo di Prigionia Alleato PWE 337.
Nonostante il tempo inclemente sono stati numerosi gli ex Pwo con le loro famiglie e i simpatizzanti convenuti da vari parti d'Italia per sostare in religioso silenzio attorno al Cippo che si tro sul suolo di quello che una volta era stato il Campo di Concentramento Alleato PWE 337 che ricorda tanta sofferenza umana per rendere omaggio a chi ha combattuto e sofferto per l'Onore sotto le Insegne della gloriosa Bandiera della R.S.I.
Il programma si e' svolto senza alcun turbamento sotto la discreta sorveglianza delle Forze dell'Ordine.
Dopo l'alza bandiera, Pietro Ciabattini, presidente dell'Associazione Nazionale Reduci di Coltano e di altri luoghi di sofferenza con parole di italianità ha rivolto il benvenuto ai circa trecento presenti e ha fatto un bilancio di quanto era stato fatto per il restauro del Cippo che in passato e' stato fatto più volte oggetto di villipendio da parte dei teppisti.
Hanno poi preso la parola Cesco Baghino, Presidente dell'Unione Nazionale Combattenti R.S.I., l'Avv., ex coltanino, De Sanctis e il parroco di Coltano lieto di trovarsi tra noi alla commovente manifestazione.

Hanno fatto seguito la S.Messa mentre da un aereo che servolava il Campo venivano lanciate oltre ventimila striscioline di carta bianche, rosse e verdi unitamente a tre fiamme tricolori.

Partecipanti attorno al recinto formato da cento m2 di terra nel quale i Reparti Combattenti della R.S.I. si ritrovano anche presenti ed ancora affiancati nel ricordo di Coloro che da quel Campo non hanno fatto più ritorno alle loro case.
Nella foto si possono leggere sul ricordo marmoreo i Reparti : del Servizio Ausiliario Femminile e del Gruppo Corazzato Leonessa .
Dopo la visita al Museo del Campo PWE 337 dove e' stata allestita una mostra a Palazzo Medici i convenuti si sono ritrovati ancora assieme alla mensa-rancio in un noto ristorante della zona con l'augurio che la prossima edizione del Raduno possa avvenire di concerto con tutte le Associazioni d'Arma che ebbero i loro aderenti in prigionia a Coltano ed in altri luoghi di sofferenza.